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domenica 18 ottobre 2015

Dalla parte dei poveri

Oggi 18 ottobre, festa di san Luca e XXIX domenica del tempo ordinario è la giornata missioanria mondiale, istituita dal beato Paolo VI

Il Signore ci visita con la Sua Parola è in questa domenica ci ricorda che essere suoi discepoli, professarci cristiani significa impegnarsi per il Vagnelo.
La nostra fede è un appello esigente quell di  vivere come Gesù accolgiendo la logica della croce e non del potere e fare di noi stessi un dono per gli altri, condvivdendo tutto noi stessi per i fratelli; ecco l'autentico annuncio del Vangelo da cui nessun battezzato può sentirsi escluso.

Ieri sera abbiamo visssuto in parrocchia la festa del ciao con l'inizio dell'Oratorio e dell'ACR oggi mandato dei catechisti e inizio delle attività pastorlai; il Signore accolga l'impegno di tutti i sacerdoti, i religiosi e le religiose, i catechisti e gli operatori pastorali e renda a feconda la Sua vigna con la Sua Misericordia





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giovedì 1 ottobre 2015

Siate misericordiosi come il Padre (Lc 6, 27 – 36)



In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “A voi che ascoltate io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l’altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. Dà a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo.
Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premo sarà grande e sarete figli dell’Altissimo; perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro”.

Dio ha una capacità che noi umani non abbiamo: quella di dimenticare i peccati che commettiamo cioè cancellati e, dunque, considerarli come non commessi. Noi possiamo essere capaci di perdonare, ma non dimenticare il male; Dio invece, quando perdona i peccati, li dimentica ristabilendo una relazione nuova con gli uomini che nella sua Misericordia considera suoi figli.

Gesù chiede ai suoi discepoli, in maniera esigente, che vivano come Lui, ha vissuto e sul suo esempio, incarnino un ideale di vita in cui si rende visibile la Misericordia del Padre per ogni uomo; La sua misericordia senza confini e barriere, senza limiti e senza calcoli, diventa per noi un appello serio e concreto: la possibilità di essere cristiani autentici e di maturare nella fede, ciò dipende dalla capacità di essere misericordiosi.

Papa Francesco, fin dal primo giorno del suo pontificato, proclama con insistenza e ardore instancabile la bella notizia cristiana, quel Vangelo semplice ed esigente nello stesso tempo: Dio è amore universale infinito, il suo amore non necessita di essere meritato, la sua misericordia vuole raggiungere tutti gli uomini, tutti peccatori.

Misericordia è avere un cuore attento alle miserie umane; è nel cuore di Dio la capacità, senza limiti, di farsi vicino e muoversi a compassione delle ferite e delle sofferenze degli uomini. Contemplare la grandezza del suo Cuore divino diventa per noi un’esigenza; quella di avere anche noi un cuore capace di ascoltare le miserie dei nostri simili.

Il Padre dimostra la Sua divina misericordia quando si fa vicino al suo popolo per liberarlo da ciò che lo opprime, la schiavitù del peccato. È Gesù Cristo il volto Misericordioso del Padre che i nostri occhi hanno visto e vedono nell’Eucarestia e nella celebrazione dei Sacramenti; Cristo è la misericordia divina che le nostre orecchie continuano ad udire nella proclamazione del Vangelo; è Lui la Misericordia che ci raggiunge attraverso la consolazione del cuore, il sollievo della sofferenza. È nella comunità e nell’impegno alla fraternità che si coglie la Misericordia di Dio che Cristo ci ha rivelato.

Cristo ci svela in pienezza il volto Misericordioso di Dio; noi non lo conosciamo per la grandezza della nostra mente o della nostra vita ma perchè è Gesù Cristo che lo Rivela ad ogni attraverso la sua Incarnazione che è la più grande opera di Misericordia del Padre in nostro favore. L’agire della Chiesa e del cristiano, dunque non mira ad affermare se stesso ma ad accogliere con riconoscenza l’immensa Misericordia di Dio per ciascuno dei suoi figli.



1 ottobre 2015 Santa Teresina del Bambi Gesù - inizio del mese Missionario
Incontro con le Catechiste e il Consiglio Pastorale 
per la presentazione del piano pastorale 2015 - 2016




sabato 26 settembre 2015

I santi medici Cosma e Damiano, uomini della Misericordia

Guardare alla vita dei santi Cosma e Daminao significa scorgere i tratti di due uomini che hanno pienamente realizzato la loro umanità, vivendo fino in fondo la loro esperienza di Fede.
Si, i santi medici sono degli uomini autentici perché sono dei cristiani autentici; hanno vissuto imitando Gesù Cristo e perciò ci indicano la via autentica della nostra umanità. 
Gesù Cristo è l'uomo autentico perché ha vissuto in comunione perfetta con il Padre e con i fratelli e la Comunione lo ha spinto a farsi Servo dell'umanità fino al punto di dare la sua stessa vita per la nostra felicità (Salvezza), gratuita mente e totalmente si è offerto a noi.
I medici Cosma e Damiano hanno imparato la via della comunione con Dio fin da piccoli, grazie all'insegnamento della madre, crescendo in questa comunione, che chiede a ciascuno scelte esigenti e radicali, hanno avvertito l'urgenza di crescere nella comunione con i fratelli e di mettersi al loro servizio; si impegnarono negli studi medici per offrire gratuitamente ad ogni malato e specie ai più indigenti le loro cure.
Il servizio gratuito verso i poveri e i sofferenti giunge al suo apice nel dono oblativo della loro stessa vita nel Martirio (nei racconti si parla di cinque martiri) che diventa innanzitutto comunione perfetta con Dio che ha dato la sua vita per noi e poi sevizio alla fede dei fratelli.

La Misericordia di Dio è il segno concreto di quanto Egli si preoccupa della nostra vita; Si offre totalmente a noi per rialzarci dalla decadenza che ci impedisce di vivere autenticamente la nostra esistenza, ha a cuore le nostre sofferenza e con il suo perdono e la sua compassione si prende cura di noi. Nel sacrificio della Croce ci indica la via attraverso cui il Padre ci ama: con tutto se stesso e senza misura.

Riscopriamo la bellezza della nostra fede, orientiamo la nostra devozione ai santi medici alla sua autenticità; facciamoci loro imitatori nella via della Comunione del Servizio verso i fratelli che diventa via dell'autentica Comunione con la Misericordia del Padre che continuamente ci offre il suo Figlio Gesù per la nostra Salvezza.

Chiaravalle C.le 
 Chiesa del Sacro Cuore
26.09.2015 
Festa dei Santi Cosma e Damiano

giovedì 24 settembre 2015

Conoscere la Misericorda del Padre



Cristo che ci fa conoscere la Misericordia del Padre e ogni qual volta la Chiesa annuncia questo mistero, l’uomo, che accoglie il Vangelo cresce nella consapevolezza della dignità che gli è data attraverso il Battesimo ed è chiamato a incamminarsi per nuovi orizzonti di vita.
«Portare Cristo agli uomini e portare gli uomini a Cristo […] il “seguire Cristo” esige l’avventura personale della ricerca di Lui, ma comporta sempre anche uscire […] per sostituire l’egoismo con la comunità dell’uomo nuovo in Cristo Gesù»[1].


[1] Benedetto XVI, “Discorso alla comunità del Cammino Neocatecumenale, 20 gennaio 2012” in: L’Osservatore Romano, 21 gennaio 2012, 8.